mercoledì 31 luglio 2019


Dal blog www.unpezzodellamiamaremma.com

Oggi vi lascio il famoso Pan Brioche di Julia Child, per la colazione, e anche per accompagnare i cibi salati, una tostatina e diventa la base su cui appoggiare un uovo poché, o del salmone, è una brioche con cui preparare numerosi piatti.

Il Pan Brioche di Julia Child ha diverse lievitazioni e una molto lunga così da avere un risulato eccellente, una pasta soffice e quasi digerita, poco lievito e tanta lievitazione. Alla fine ho messo delle gocce di cioccolato ma potevo evitarle, la prossima volta, perché sarà la brioche per la mia colazione metterò solo della grandella di zucchero e coprirò da subito con carta alluminio per evitare una eccessiva colorazione, non da fastidio ma preferisco meno colore.


Ingredienti per Pan Brioche di Julia Child:
per il lievitino o éponge:
  • 85 g di latte tiepido
  • 10 g di lievito di birra fresco
  • 1 uovo medio
  • 360 g di farina di grano tenero
per l’impasto:
  • l’éponge
  • 100 g di zucchero semolato
  • 4 uova medie
  • 5 g di sale
  • 200 g di farina, nell’impasto 180, 20 da aggiungere se l’impasto lo dovesse richiedere
  • 170 g di burro a pomata
  • 1 cucchiaio di semi di vaniglia
  • la scorza grattugiata di un’arancia e di 1 limone
  • 100 g di gocce di cioccolato fondenti
  • prima di infornare spennellare la superficie del pan brioche con 1 tuolo e un cucchiaio di latte insieme
Per l’éponge: mettete il latte tiepido in una ciotola e aggiungete i lievito sbriciolato, l’uovo e metà farina, mescolate il tutto e coprite con l’altra parte di farina facendola cadere a pioggia, fate riposare questo impastino coperto fino al raddoppio, e fino a che non si vedranno in superficie le crepe tipiche della lievitazione.
Per l’impasto: l’epongé o lievitino nella planetaria e aggiungete lo zucchero, le uova leggermente sbattute, i semi della bacca di vaniglia, la scorza del limone e dell’arancia, 180 g di farina (20 g teneteli da parte se dovessero servire) e fate impastare fino ad incordare, circa 20 minuti, io ho aggiunto anche gli altri 20 g di farina perché lìimpasto mi sembrava troppo morbido, forse un uovo con più albume. A questo punto cominciate ad aggiungere il burro poco per volta, aspettate sempre che lo abbia assorbito prima di aggiungerne ancora, e quando il burro sarà stato aggiunto tutto sarà la volta del sale e poi continuate fino ad una nuova incordatura. IL risultato dovrà essere un impasto liscio, lucido ed elastico e vi garantisco che sarà così, un impasto meraviglioso.
Potete lasciare l’impasto nella ciotola della planetaria, copritelo bene con la pellicola e fatelo riposare un’ora, quindi mettetelo in frigorifero fino alla mattina dopo.
Al mattino dopo il vostro impasto sarà lievitato e bellissimo, riportatelo a temperatura ambiente per 2/3 ore, poi stendetelo in un rettangolo di 30/40×10 e a questo punto se volete inserire le gocce di cioccolato lo potete fare, dopo averle sparse per il rettangolo premete un po’ per farle entrare dentro e poi arrotolate l’impasto dal lato lungo.  Tagliate in due il rettangolo, nel senso della lunghezza lasciandolo attaccato da una parte e attorcigliatelo, verrà un bellissimo torchon, mettetelo in uno stampo da plumcake 40×15, (il mio era troppo piccolo ed è cresciuto troppo) cosparso di burro, copritelo con pellicola imburrata e fatelo lievitare ancora, intanto accendete il forno a 160/170°C.
Infornatelo quando sarà di nuovo lievitato e vi suggerisco di coprirlo subito con carta alluminio perché è una pasta che si scurisce subito, fatelo cuocere per 40 minuti. Una volta cotto fatelo raffreddare su una griglia e poi godetevelo, è unico.

Le schiacce della mia nonna







La mia ricetta del ricordo. Queste erano le schiacce che faceva nonna tutti gli anni a Pasqua e io ho cercato di ricreare lo stesso sapore.
Ho usato la farina manitoba, solo questa farina mi poteva garantire una lunga lievitazione. Ho fatto un preimpasto e poi ho impastato, ho preparato il condimento e le spezie, e ho finalmente sentito il profumo che ricordavo. Devo dire per correttezza che ho copiato l’uso della farina manitoba dal blog “cucina sotto a Livara”, però non ho notato molta differenza.

Ingredienti per “Le schiacce della nonna".
  • 350 g di farina 0
  • 50 g di farina integrale,
  • 200 g di manitoba
  • 300 ml di acqua tiepida
  • 25 g di lievito di birra
  • 3 cucchiai di olio extravergine
  • 15 g di sale fino
  • 150 g di pancetta
  • 100 g di rigatino o guanciale
  • 2 cucchiaini di pepe nero macinato al momento
  • ½ cucchiaino di pepe di Timut
  • ½ cucchiaino di pepe selvaggio
  • 1 cucchiaino di noce moscata
  • 1 chiodo di garofano ridotto in polvere
  • 2 cucchiaini di cannella
Tutte le spezie utilizzate sono di James 1599
Prima di ogni altra cosa tagliate a piccoli cubetti la pancetta e il rigatino e mettetelo in un tegamino a fuoco molto basso per far sciogliere il grasso. Quando il grasso sarà sciolto quasi tutto, tutto non si scioglierà, lasciatelo da parte perché si intiepidisca.
Mischiate le due farine, mettetene la metà nella ciotola della planetaria, versate al centro il lievito sciolto nell’acqua leggermente tiepida, e girate con un cucchiaio di legno solo per mischiare gli ingredienti. Spolverate sopra il resto della farina senza toccarlo, coprite con la pellicola e mettete in un luogo caldo. Dopo circa mezz’ora riprendetelo e vedrete delle crepe sulla superficie, il lievito ha funzionato, a questo punto inserite, l’olio, il sale, i due tipi di pepe, la noce moscata, il chiodo di garofano e la cannella, e impastate.
A questo punto aggiugete guanciale e pancetta con il loro grasso e impastate fino ad incordatura, andate avanti un po’ e poi coprite con pellicola e lasciate a temperatura ambiente per qualche ora, quindi poi mettete in frigorifero fino al mattino successivo.

La mattina successiva riportate l’impasto alla temperatura esterna, fate delle pieghe a libro, formatelo e fatelo lievitare di nuovo per qualche ora in un cestino di vimini rivestito con un canovaccio e coperto.
Accendete il forno e inserite la teglia, io ho quella di terracotta dove cuocio le piadine e il pane ci viene stupendo, fate scaldare molto bene la vostra teglia, almeno mezz’ora e poi accomodateci il pane dopo averlo spennellato con olio extravergine d’oliva.
Fatelo cuocere a 180°C per almeno 50 minuti. Gli ultimi 15 minuti tiratelo fuori dal forno e passate la cotenna del guanciale su tutta la superficie e poi infornate di nuovo.
Una volta cotto fate raffreddare su una gratella. Queste sono le schiacce che faceva mia nonna e sono contenta di essere riuscita dopo diversi tentativi di trovare la ricetta perfetta.

venerdì 31 maggio 2013

PANE CON TANTI BUCHI


Io sono toscana, in toscana abbiamo un buonissimo pane che ha ricevuto proprio in questi giorni la Dop, e il nostro pane non ha buchi, la mollica è molto fitta e profuma di lievito madre, è molto buono, al tempo stesso amo il buon pane con alveoli enormi, crosta croccante e scura, come questo. Il mio licolmela (lievito in coltura liquida attivato con mela grattugiata) copiato da qui, dal blog di Ornella, da un'idea di Anna, io  ho cambiato la mela, Pink Lady invece di Granny Smith, fatto da quasi due mesi, mi ha regalato subito due levitazioni straordinarie, questo pane l'ho fatto con gli avanzi dei rinfreschi fatti in due giorni al mio licolmela per fare delle brioche, ed è venuto, una meraviglia, un profumo, un sapore, una consistenza mai avuta prima. Questo pane può rimanere in frigo per 18 ore, in tutto ci vogliono 24 ore di lavorazione. Pane ne ho fatto tanto, ma questo mi ha colpito. Ho preso la ricetta dal blog di Patrizia, Pan di Pane che trovate qui,  ha delle belle ricette e poi usa il lievito in coltura liquida come me, ho provato ad usare la pasta madre solida, ma non mi sono trovata bene, un'acidità eccessiva, per me, poi non riesco a gestirlo.
Passiamo al nostro pane.

Ingredienti:

300 grammi di acqua fredda  più 50 grammi da aggiungere dopo 
250 grammi di farina 0,
250 grammi di farina forte o manitoba,
120 grammi di licoli ben maturo  (Pan di Pane l'ha usato non rinfrescato) io il mio licolmela
un cucchiaino di zucchero o miele o malto, io malto
10-12 grammi di sale.


Setacciate e unire le farine in una ciotola, aggiungere i 300 grammi di acqua e mischiare velocemente, appena per far assorbire l'acqua, autolisi per 40 minuti coperto. Passato il tempo dell'autolisi, unire tutti gli ingredienti meno il sale e i 50 grammi di acqua, che aggiungerai alla fine, (Patrizia di Ortobello, non usa licoli rinfrescato, ma tirato fuori dal frigo, un po' prima per acclimatarlo), io l'ho rinfrescato due giorni e questi per il pane sono gli avanzi di un'altra ricetta. Bene andiamo avanti, adesso impastate bene fino a far incordare, (15 minuti) far riposare per 3 ore coperto con pellicola e ogni 45 minuti fate le pieghe stretch&fold, o tirate verso  l'esterno dei lembi di pasta e riportarli all'interno, serve ad asciugare l'impasto e dagli forza. Poi date la forma al pane, pirlatura, mettete un canovaccio in un cestino adatto, infarinatelo molto con semola, adagiateci il pane, infarinatelo anche sopra, copritelo e infilate il cestino dentro ad un  sacchetto  di plastica  per alimenti, chiudete e mettete in frigorifero fino al giorno dopo, minimo 18 ore.  Il giorno dopo avrete una bella lievitazione, lasciatelo a temperatura  ambiente circa 2/3 ore, un'ora prima accendete il forno, 240°C, e metteteci dentro un pentolino vuoto e la piastra o pietra per cuocerlo.



Quando il forno sarà pronto aprite il forno e rovesciate con un colpo deciso il pane sulla pietra o piastra e subito acqua nel  pentolino che emanerà una nuvola di vapore utilissima al pane. Fate cuocere per un'ora diminuendo la temperatura fino ad arrivare a 200°, gli ultimi 10 minuti forno a fessura, io invece a cottura ultimata spengo il forno e lascio il pane fino a farlo raffreddare, questo con tutti i tipi di pane. Appena freddo ammirate la bellezza  di questi buchi e il sapore.                                                                                                                                                                        



sabato 27 aprile 2013

PULLMAN BREAD


Ho copiato il Pullman Bread, da Salvatore Kosta  del blog La pasta madre. Questo bel pane adatto a cibi dolci e salati arriva da un'idea di Hamelman, e Kosta ce lo ha presentato nel gruppo dei lievitati su fb, se ti vuoi avvicinare all'arte bianca sul serio segui Salvatore Kosta, è bravo, io sono una che ha esperienza di lievitati, non ho problemi a fare il pane, non sono una panificatrice di professione però mi piace e ho un approccio buono con lieviti e farine, devo dire che l'unico gruppo sui lievitati che seguo su fb è questo di Kosta, lui è molto disponibile, e ti chiarisce ogni dubbio, andiamo alla ricetta.


Il pullman bread è un pane da fare in una giornata, non è impegnativo e il risultato è un buon prodotto, un pane con crosta fina e croccante, mollica ben alveolata, saporito e si può mangiare con il dolce e il salato, farcitelo per fare dei toast, o con del salmone, oppure come ho fatto io questa sera, uno strato di labna, qui come farlo, e sopra uno strato di confettura di more, sempre home made, e sempre qui e vi assicuro un ottimo risultato.

Ingredienti:

impasto senza prefermento
500 grammi di farina w280,  va bene una farina da pizza io ho usato una 0 
330 grammi di acqua 
7 grammi di lievito di birra
10 grammi di burro
10 grammi di sale

Nell'impastarice, nella planetaria, nella macchina del pane, o a mano, sciogliamo il lievito di birra in acqua fresca e poi aggiungiamo tutti gli altri ingredienti tranne il sale. Ricordatevi che il burro deve essere morbido. Cominciamo ad impastare, dopo 20 secondi uniamo il sale e continuiamo ad impastare per 2 minuti. Copriamo e lasciamo riposare per 10 minuti. Dopo il riposo riprendiamo ad impastare, a mano con la tecnica dello slap & folding, cioè prendere l’impasto, sbatterlo sul piano e piegarlo su se stesso. Lo facciamo per circa 3/5 minuti. Su youtube ci sono dei bellissimi video, andiamo avanti fino ad avere un impasto liscio e tende ad attaccarsi al banco senza però strapparsi.  La temperatura di fine impasto deve essere di circa 25°C, io vi confesso che non ho misurato alcuna temperatura.  Poniamo, coperto, a temperatura ambiente (23°C) per 2 ore. Io ho messo il contenitore, coperto con pellicola in forno. Dopo la prima ora operiamo un giro di pieghe a tre, sgonfiando l’impasto. E rimettiamo di nuovo a temperatura ambiente. Dopo la seconda ora, l’impasto sarà lievitato. Rovesciamolo sul piano infarinato e sgonfiamolo molto bene, suddividiamolo in 4 parti uguali, a me sono venute pagnottelle di 220 grammi, e pirliamo (formiamo delle mini pagnottelle). Mettiamo le pagnottelle, una vicino all'altra in uno stampo da plumcake, lungo 35, largo 12,5, alto 7,5, copriamole con pellicola leggermente imburrata. (vedi foto sotto come si presentano le pagnottelle appena pirlate)


Lasciamo lievitare a temperatura ambiente fino a quando l’impasto non giunge al bordo dello stampo. Sotto la foto delle pagnottelle lievitate, poco prima di essere infornate. Inforniamo con vapore (un contenitore con acqua sul fondo del forno) per i primi 15 minuti a 220°C, abbassando poi a 200/190 e continuando fino a completare la cottura. Gli ultimi 5 minuti con sportello leggermente aperto. Ci vorranno circa 30 minuti ma vi consiglio di controllare, non tutti i forni sono uguali. Il mio era pronto in 30 minuti esatti. Dopo aver spento, ho tirato fuori il pane dallo stampo e l'ho rimesso in forno, sulla griglia, per farlo asciugare. 

E' un pane davvero buono, oggi è stato utilizzato per fare i classici toast, ma quelli farciti con le verdurine sott'olio dopo la cottura, ottimi. Grazie ancora Salvatore Kosta.






giovedì 21 febbraio 2013

Pane tedesco alla Birra



Questo pane l'ho fatto a gennaio, però non avevo ancora aperto il blog sul pane, (questo dove sto scrivendo) poi l'ho fatto di nuovo con licoli, e l'ho fatto e rifatto tantissime volte, è un mio cavallo di battaglia, è un pane profumatissimo e stupendo, da mangiare con i formaggi, il salmone, le composte di frutta, io l'adoro e nel mio congelatore non manca mai. Ho preso la ricetta da questo libro "Pane fatto in casa" di Linda Collister, che veniva regalato con un numero di Sale&Pepe. La Collister è una che sa il fatto suo sulla panificazione e devo dire le sue ricette non falliscono, con tutti i lieviti, io ne ho fatte molte e sono venute tutte molto bene.
Questa è stata la prima ricetta di "Quanti modi di...." rifatta con licoli, ancora più buono.
Come ho già detto in altre occasioni, amo molto il pane nero, mi piacciono le farine "grosse" le trovo molto saporite e buone da mangiare con burro, marmellata, miele, salmone, aringhe (nel cibo sono molto nordica!) e quando trovo ricette di pane nero mi cimento molto volentieri.
Questo pane è fatto con lievito di birra, (appena 5 grammi, ma una lievitazione lunghissima, primo impasto la mattina alle 10 e cottura il giorno dopo verso le 18) la prima volta che faccio un pane non uso mai il licoli perché non conosco la ricetta, la volta successiva quasi sempre. Vi posterò anche quello con licoli.


Ingredienti:

5 grammi di lievito di birra fresco bio
1 cucchiaio di estratto di malto
1 cucchiaio di miele
330 ml di birra di malto o di birra scura
400 grammi di farina bianca (io O)
100 grammi di farina di segale
100 grammi di farina integrale
1/2 cucchiaino di sale
25 grammi di burro
birra per spennellare
segale o grano per decorare (io semi di zucca e semi di girasole)

Ho sbriciolato il lievito in una ciotola, ho aggiunto l'estratto di malto, il miele e la birra e ho mescolato fino a quando il lievito si è completamente sciolto.
A questo punto ho messo le farine e il sale nella macchina del pane, programma impasto, ho aggiunto il burro, l'impasto con il lievito e ho fatto lavorare fino ad ottenere un impasto sodo e meno appiccicoso. Ho rimesso nella ciotola, ho coperto con pellicola e lasciato lievitare tutta la notte in una stanza molto fresca e la mattina per esigenze mie l'ho messo in forno, con la luce accesa fino alle 14 del pomeriggio: era più che raddoppiato. A questo punto l'ho ripreso, messo sulla spianatoia, sgonfiato, formato nuovamente una palla, messo in una teglia e la teglia dentro ad un sacchetto di plastica leggermente gonfio. Ben chiuso dentro al forno con la luce accesa, altre 4/5 ore, fino al raddoppio. Poi forno a 200°C, spennellare il pane con la birra, cospargerlo di semini vari, incidere con coltello affilato la superficie. Cuocere per 40 minuti, poi abbassare il calore del forno e tenerlo ancora direttamente sulla griglia fino a che, picchiettando sul fondo produrrà il classico suono di pane cotto. E' un pane da provare.

Trasferirò in questo blog tutte le ricette di pane che ho pubblicato nell'altro, così da avere i lievitati tutti insieme. Adesso tocca a voi!

lunedì 17 dicembre 2012

Pane Toscano con "una lenticchia" di lievito


"Una lenticchia" di lievito di birra. Sì avete letto bene. Questa espressione l'ho copiata dal blog di Paoletta Anice e Cannella, e anche questo meraviglioso pane toscano, appunto con 0,25 grammi di lievito di birra, come ha detto la madre di una sua amica "una lenticchia" e io ne ho messo ancora meno, di 0,25, ne ho messo proprio una lenticchia, ma di Colfiorito, quelle piccolissime, infatti ho pensato "e quando mi lievita?" invece è venuto un pane meraviglioso, un toscano vero, alveolatura piccola, ma ben cotto, crosta croccante, e se fosse durato qualche giorno, sono sicura che sarebbe stato buonissimo anche per la panzanella, magari lo verificherò un'altra volta, perché non è arrivato alle 24 ore, i miei figli quando vedono il pane toscano vogliono solo una cosa: pane col pomodoro, e hanno ragione.
Ci vuole un po' di pazienza, ma è facile, ha solo bisogno dei suoi tempi.

Sera del primo giorno: impastare 50 grammi di  farina 0 e 25 grammi di acqua dove avrete sciolto 0,25 grammi di lievito di birra, se non sapete come misurarli, prendetene una lenticchia, come dice l'amica di Paoletta. Mettete questo impasto in un barattolo, chiudetelo e riponetelo in un armadio a temperatura ambiente.
qui un esempio di come deve essere il primo impasto

Mattino del secondo giorno: rinfrescare la biga con altri 50 grammi di farina e 25 grammi di acqua, impastare pochissimo, più che altro amalgamare. Mettere di nuovo nel barattolo, chiudere e riporre nell'armadio.



Sera del secondo giorno: ripetere la stessa operazione del mattino e rimettere a posto sempre chiuso, vedrete come cresce.

Al mattino del terzo giorno: impastare brevemente, giusto 5 minuti, 750 grammi di farina 0 e circa 400/425 grammi di acqua, (io 400) vi consiglio comunque di metterne un po' per volta, di fermarvi prima di 400, 370/380 e aggiungere l'altra solo se serve, perché dipende tutto dal grado di assorbimento della vostra farina. L'impasto deve essere morbido, ma non appiccicoso.
A questo punto mettete la biga, che stava dentro al barattolo, sulla spianatoia, cercate di allargarla e appoggiateci sopra l'impasto di farina e acqua appena fatto. Impastate molto bene a mano, cercando di amalgamare  due impasti. Mettetelo a lievitare coperto, fino al raddoppio, adesso la lievitazione è velocissima, in inverso basterà metterlo coperto in forno con la luce accesa. Una volta lievitato riprendetelo, mettetelo sulla spianatoia e fate per due volte le pieghe del tipo 2. A questo punto, se volete, potete togliere 200 grammi di impasto per fare altro pane, io l'ho fatto, poi vi farò vedere come è venuto il pane con la pasta di riporto.
Dopo le pieghe fatelo riposare per una ventina di minuti coperto con un canovaccio. Riprendetelo e avvolgetelo con la tecnica dei pollici. Qui il video per la tecnica dei pollici, guardatelo perché è facilissimo, ma complicato da spiegare. Mettete della carta forno infarinata su una teglia, appoggiateci la pagnotta (io ho fatto una pagnotta, la preferisco) se volete potete fare due filoncini, infarinateli  e copriteli con un canovaccio. Accendete il forno a 230°C, e quando è pronto infornate il pane, abbassate la temperatura a 200, il pane toscano si deve cuocere dentro ma deve rimanere chiaro all'esterno. Dopo 10 minuti abbassare a 180°, e cuocere ancora 40 minuti o anche più, dovete fare la prova del toc toc sul fondo,  se non è cotto abbassate ancora il forno, magari allentate lo sportello e lasciatelo ancora. Poi una volta cotto, spegnete e appoggiatelo alla parete di lato fino a che non è freddo. La sua crosta sottile e croccante mi ha conquistato, la mollica fitta, alveolatura piccolissima, chi lo conosce lo ama. Aspetto che venga un po' di frescolino per farne una scorta, ormai è il mio pane. Grazie Paoletta.











Questi due premi me li ha donati Stefania, la mia amica Stefania di Nuvole di farina. Io sono molto contenta se qualcuno ha pensato a me vuol dire che il mio blogghino piace e questo mi gratifica molto. Adesso vorrei donare questi premi ad altri blogger, vediamo.

Donatella di Fiordirosmarino
Tata di Diario della mia cucina
Grazia di A tavola con mammazan
Neve di marzo: 17 modi di mangiare il mango
Dana di Tè e briciole

domenica 9 dicembre 2012

GRISSINI CON LIEVITO NATURALE


Ecco il mio primo prodotto con la mia pasta madre (lievito naturale, pasta acida, lievito madre, ecc.) regalatami dal gentilissimo Marco Spetti, del blog dolcinema, lì ci sono i panettoni dei maestri pasticceri, andate a vedere sono uno spettacolo. Bene Marco mi ha regalato un pezzo di pasta madre ed io dovevo provarla subito e così dopo un bel rinfresco mi sono cimentata in un prodotto facile: i grissini, presi da Fragola & limone, le ricette di Sara sono ben fatte e ben spiegate.
Dovete sapere che io  "nasco" con la pasta madre data alla luce diversi anni fa, non dico copiata dove, e non lo dico soprattutto perché buttai la prima colomba della mia vita fatta con pasta madre, perché era talmente acida che non si poteva mangiare, fu un vero fallimento, pazienza, però quando dico che le ricette vanno testate e scritte bene ho ragione, soprattutto ricette complicate come panettoni e colombe. Non avevo ancora un blog e vagavo disperata nella blogosfera alla ricerca di una ricetta di colomba accettabile, mi imbattei in Anna e la mia bellissima colomba arrivò sulla tavola il giorno di Pasqua, per nulla acida, mi ero convertita al licoli, lievito in coltura liquida. Adesso, dopo anni di esperienza, ho voluto provare di nuovo la pasta madre, anche io ho acquisito esperienza di lievitati e anche se non sono una "panificatrice" qualcosa riesco a mettere sul tavolo.
Ecco la ricetta.

Ingredienti:

80 grammi di lievito madre - dopo un rinfresco -
250 grammi di farina 00 - io 0
30 grammi di olio evo - io 40
1/2 cucchiaino di malto
5 grammi di sale
acqua q.b. - io ne ho messa 100 ml, 50 per sciogliere il lievito e 50 per impastare


Sciogliete gli 80 grammi di lievito dopo il rinfresco (dal rinfresco all'impasto devono passare minimo 4 ore, cioè in questo lasso di tempo il lievito deve raddoppiare), in 50 ml di acqua tiepida, aggiungete poi, olio evo, malto, metà farina setacciata con il sale e mescolate, aggiungete poi la restante farina e aggiungete, lentamente altri 50 ml di acqua, se dovessero essere pochi, aggiungete altra acqua, fate un bell'impasto, morbido ma non appiccicoso, fate una palla, mettetela a lievitare in una ciotola coperta da pellicola unta leggermente di olio.
Dopo alcune ore (il mio 5) l'impasto era raddoppiato, a questo punto iniziate a fare i grissini prendendo dei pezzetti di pasta  e allungandoli in modo irregolare, metteteli in una leccarda con carta forno, accendete il forno a 200°C per 15 minuti, comunque guardate la colorazione, appena sono dorati toglieteli, alcuni li ho spennellati di latte, alcuni di olio evo, e alcuni li ho rotolati nel curry, buoni.